Ghironda La Ghironda è stata assai in uso nel nord Italia fino ai primi decenni del novecento in particolare nell'Appennino parmigiano e nelle valli di cultura occitana (nella zona delle Alpi sud occidentali). In questi contesti veniva utilizzata come strumento popolare, adatto ad accompagnare canti e balli sia suonato da solo, sia abbinato ad altri strumenti come violino, organetto, etc.
Vari musicisti locali potevano aggregarsi e suonare insieme per allietare le feste, ma poteva capitare di ascoltare un ghirondista ambulante e, fra i suonatori ambulanti, l'uomo orchestra era uno dei più ammirati.
La ghironda è ancora diffusa attualmente in Francia, in Ungheria e in Spagna (Galizia) dove il repertorio a lei dedicato continua a rinnovarsi. Se osserviamo la produzione musicale a lei dedicata scopriamo che non è unicamente popolare: compositori come Haydn, Mozart, Vivaldi scrissero apposta per questo strumento nuove opere o trascrissero per esso opere già note (come accadde per le Quattro stagioni di Vivaldi). L'origine della ghironda va cercata nell' organistrum, grande strumento musicale che necessitava di due suonatori e che si usava per accompagnare il canto nella musica da chiesa del sec. XII. |